Il percorso dalla elettrodinamica quantistica alla medicina informazionale

The trail from quantum electro dynamics to informative medicine.

Abstract

Qualche anno fa poco prima di Natale, in una piccola sala riunioni dell’Istituto di Farmacologia dell’Università di Roma, abbiamo avuto l’opportunità di partecipare ad un incontro su “Il ruolo della Elettrodinamica Quantistica in medicina” di Emilio Del Giudice e Giuliano Preparata. Prima di quell’incontro, eravamo più orientati verso una visione meccanicistica della biochimica e della medicina, ritenendo che le reazioni chimiche potessero avvenire solo quando si verifica una collisione casuale tra le molecole con un guadagno di energia. Abbiamo immaginato l’acqua come un semplice solvente in cui era possibile dissolvere un soluto. Dopo aver ascoltato il discorso di Giuliano e Emilio sulla “Nuova fisica dell’acqua” e su “La possibile origine della coerenza nella cellula, nei tessuti e nell’interazione di campi magnetici molto deboli e di bassa frequenza con gli ioni, i sistemi della cellula”, ci siamo resi conto che gli organismi viventi sono complessi sistemi elettrochimici che si sono evoluti in una gamma relativamente ristretta di parametri ambientali ben definiti. I campi elettromagnetici naturali ambientali sono un fattore onnipresente in natura. Se la natura ha dato a certi organismi la capacità di ricevere informazioni sull’ambiente attraverso segnali elettromagnetici invisibili, allora deve anche essere in grado di discriminare tra quelli significativi e privi di significato. Tenendo presente che i campi elettromagnetici possono essere percepiti dagli organismi viventi mediante un effetto di risonanza, non dovremmo essere stupiti se possono essere in grado di indurre effetti biologici diversi. Il lavoro che presenteremo in memoria di Emilio si basa sull’ipotesi che un sistema acquoso di un agente di differenziazione chimica come l’acido retinoico (RA) sia stato catturato elettronicamente e trasferito al mezzo di coltura di Neuroblastoma Cell Line (LAN-5) e il il tasso di proliferazione è stato valutato per valutare le risposte cellulari al trasferimento di informazioni elettromagnetiche attraverso il sistema acquoso. Come quelli avvolti negli organismi viventi potrebbero svolgere un ruolo sinergico nella modulazione delle funzioni biologiche, generando strutture dissipative sotto appropriati schemi di segnali elettromagnetici che forniscono la base per la memorizzazione e il recupero di attività biologiche. Uno stimolo elettromagnetico esterno da una molecola sorgente può essere immagazzinato, tradotto e trasferito dai sistemi acquosi al bersaglio biologico, guidando selettivamente la loro attività endogena e imitando l’effetto di una molecola sorgente.